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Eccellenza. L’esperto difensore sull’inizio di stagione: la squadra è propositiva e produce gioco

Campano di Salerno, classe ’83, il difensore Claudio Labriola  è un marchigiano d’adozione. Perchè sposatosi a Salerno, da cinque anni abita ad Osimo che è il Comune di origine della moglie Daniela. Ma il suo amore per le Marche discende anche dal fatto che dalle giovanili della Samp e passando per vari club di serie C, ha poi militato in D con Ancona, Fermana, Vis Pesaro, Castelfidardo, Jesina, Fabriano Cerreto e ora in Eccellenza col Tolentino.

 

Perchè tanta passione per le Marche?

Perchè – risponde Labriola – ci si sta bene. C’è tutto: mare, monti, collina e tanto altro.

Già in passato è stato sul punto di arrivare qui?

Sì, con tutti che mi dicevano un gran bene di questa blasonata società definendola seria e ambiziosa. Ora che ci sono ne ho avuto conferma e aggiungo che c’è un’organizzazione di livello superiore.

Labriola in azione contro il Grottammare

In due gare vinte, tra Coppa e campionato, avete siglato nove gol: un ritmo non facile da mantenere?

Tanti gol significano che la squadra è propositiva, produce gioco e confermano dell’intenso lavoro che

fa in settimana col tecnico Mosconi. Va da sé, però, che mi accontenterei di vincere anche solo 1-0.

Magari domenica contro Porto d’Ascoli?

Tutte le gare vanno ben interpretate e tutti gli avversari sono da rispettare: rimanendo umili, che p la nostra forza, possiamo farcela.

Carlo Simonetti, Il Resto del Carlino Macerata